Escort, soldi e champagne in cambio di appalti per lo smaltimento rifiuti: 14 indagati e un arresto

Escort, soldi e champagne in cambio di appalti per lo smaltimento rifiuti: 14 indagati e un arresto



Escort di lusso, bottiglie di champagne, pernottamenti in hotel e cene costose nonché buoni carburante e biglietti per le partite di calcio in cambio di appalti affidati in via esclusiva per lo smaltimento dei rifiuti. Corruzione e sfruttamento della prostituzione sono i reati contestati nell’operazione ‘Leonida’ condotta dalla guardia di finanza e coordinata dalla procura di Reggio Emilia.

Le irregolarità

L’indagine è partita dalle presunte irregolarità nell’affidamento diretto di commesse pubbliche in via esclusiva ad un’azienda reggiana nel settore dello smaltimento dei rifiuti. L’operazione della Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha portato a 5 misure cautelari (una agli arresti domiciliari e quattro interdittive) di cui tre nei confronti di pubblici ufficiali. I provvedimenti dall’alba di martedì 16 aprile sono stati eseguiti dalle le fiamme gialle reggiane. Contestualmente – ad opera di circa 90 militari – sono in corso 26 perquisizioni locali e le notifiche di 14 avvisi di garanzia. L’operazione di servizio si è svolta nelle province di Reggio Emilia, Parma, Verona, Brescia, Lucca, Livorno, Sassari, Roma e Siena.

Escort e regali

Escort, bottiglie di champagne, pernottamenti in hotel e cene costose oltre a buoni carburante e biglietti per le partite di calcio erano alcune delle merci di scambio per ottenere appalti affidati in via esclusiva per lo smaltimento dei rifiuti. Tra gli indagati anche due ufficiali dell’Esercito e un ingegnere civile, tutti e tre impiegati nello stabilimento militare ripristini e recupero del munizionamento di Noceto (Parma) e accusati di aver ricevuto le regalie per favorire l’azienda negli affidamenti diretti di lavori di smaltimento di rifiuti speciali (tra cui anche attività di demilitarizzazione di missili e di bombe al fosforo bianco) per una cifra complessiva di 650.000 euro tra l’aprile 2023 e gennaio scorso.

Le commesse pubbliche affidate in via diretta e presunta illecita all’azienda reggiana sono state individuate nell’alveo dei servizi richiesti da alcune municipalizzate operanti in Toscana, Veneto, e Lombardia e per tali condotte sono indagate 10 persone (delle quali, 5 soggetti privati collegati a un’azienda reggiana e 5 pubblici ufficiali inseriti nelle tre aziende a partecipazione pubblica coinvolte nelle indagini).



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[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-04-16 11:34:50 ,bologna.repubblica.it

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